Ogni annata apribile
Ugo Onorati ha scansionato pazientemente tutte le annate della Strenna dei Romanisti, dal 2017 al 1940: a lui vanno il plauso e il ringraziamento del Gruppo dei Romanisti e di tutti coloro che – studiosi, curiosi e innamorati di Roma – possono in tal modo disporre di questo strumento straordinario. I volumi della Strenna contengono una mole di informazioni su Roma che difficilmente qualsiasi indice generale in forma cartacea potrà mai soddisfare. Il programma di ricerca automatico delle parole (OCR) opportunamente utilizzato consentirà a ciascun utente di poter cercare nei volumi ciò che desidera in modo assai più agevole che in passato. La scansione è stata effettuata con il programma “Adobe Acrobat XI Pro” e chiunque ha dimestichezza con l’utilizzo dei formati PDF potrà, se vuole, riunire in un solo volume le parti in cui ciascun libro è stato suddiviso per necessità tecniche al momento della scansione. Ciascuna scansione è stata effettuata in 300 DPI.
La digitalizzazione dei testi non toglie il piacere di consultare gli originali conservati nelle principali biblioteche pubbliche, ma consente sicuramente un’accessibilità maggiore e più diffusa al sapere e alla conoscenza di Roma, cui hanno contribuito generazioni di scrittori attraverso ricerche e studi spesso originalissimi. In tal modo nel corso dei decenni nell’annuale miscellanea Strenna dei Romanisti si è sedimentata la migliore letteratura romanistica del passato e del presente secolo.
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1971 parte 1 pp. 1-186
1971 parte 2 pp. 187-406
Il primo numero
La storia della Strenna comincia in un momento difficile della nostra vita nazionale. Era l’autunno del 1939 e sull’Europa s’era abbattuta la tempesta della guerra. L’Italia si trovava in quel precario stato che venne ufficialmente definito di non belligeranza. In verità ben pochi immaginavano le cose terribili che sarebbero accadute in seguito, dopo appena qualche anno; e i cugini Staderini, Aldo e Fausto, titolari d’uno stabilimento tipografico in via Baccina, presso la Madonna dei Monti, pensarono d’attuare ugualmente un’idea da tempo coltivata, quella appunto che il Gruppo dei Romanisti dedicasse a Roma in occasione del suo dies natalis e in definitiva a tutti i romani, un volume di scritti di diversi autori, rievocanti vecchie e nuove storie e curiosità romane. Il volume fu approntato rapidamente con la collaborazione di illustri firme, fra le quali molte che oggi danno il nome a una strada romana (Pietro Romano, Trilussa, Ceccarius, Antonio Muñoz, Emilio Lavagnino, Pio Molajoni, Giulio Cesare Santini, Ermanno Ponti, Augusto Jandolo, Emma Amadei, Gigi Huetter e oltre a loro Enrico Tadolini, Luigi De Gregori e così via) e venne chiesto al governatore di Roma (questo era allora il titolo del capo dell’amministrazione comunale romana) di concedere al Gruppo l’onore di offrirgli la prima copia in occasione delle tradizionali cerimonie per il 21 aprile in Campidoglio. La proposta fu accolta e l’iniziativa ebbe successo, tanto da entrare subito nella tradizione. Frattanto la neonata Strenna, nonostante l’entrata in guerra dell’Italia poco più di un mese dopo quel 21 aprile, le crescenti difficoltà nell’approvvigionamento della carta e i terribili eventi che colpirono l’Italia e particolarmente anche Roma, riuscì ad uscire puntualmente ogni anno, senza interruzione, accumulando volume sopra volume, mentre gli uomini s’avvicendavano per inevitabili fatti generazionali.